L'opera è dipinta a tempera grassa su tavola ed è stata scoperta nel 2008 in Italia, nella credenza di una casa privata. I proprietari pensavano che l'opera fosse una rappresentazione di Galileo, ma è stato affermato che l'opera fosse un autoritratto di Leonardo da Vinci. Il direttore del Museo Ideale Leonardo da Vinci, Alessandro Vezzosi, ha respinto questa idea, ma ha affermato che il Ritratto lucano "rimane intrigante perché aggiunge un nuovo elemento al puzzle di Leonardo".
Il Ritratto lucano è dipinto a tempera grassa su tavola di legno di pioppo di 60 x 44 cm. La tempera, chiamata anche tempera all'uovo, è un mezzo pittorico permanente e ad asciugatura rapida costituito da pigmenti colorati combinati con un legante solubile in acqua, come il tuorlo d'uovo.
Temper grassa ha l'aggiunta di olio in un rapporto massimo di 1:1 con il tuorlo d'uovo. Questo produce un mezzo solubile in acqua con molti degli effetti cromatici della pittura ad olio. Le tempere durano molto a lungo, con esemplari del I secolo d.C. che continuano ad esistere. Questo mezzo è stato il metodo principale di pittura fino a dopo il 1500, quando è stato sostituito dalla pittura ad olio.
Il dipinto lucano presenta un uomo di tre quarti. Il soggetto, che ha la pelle pallida, gli occhi azzurri e lunghi capelli e barba brizzolati, ha lo sguardo rivolto verso lo spettatore. Indossa abiti scuri e un cappello nero con una piuma bianca, che si crede sia un'aggiunta successiva. La figura è posta su uno sfondo scuro ed è illuminata intensamente da sinistra dell'immagine; questo illumina il lato destro del suo viso mentre il lato sinistro è in ombra. L'occhio sinistro e la guancia del soggetto, e forse la bocca, sono stati ridipinti ad un certo punto.
Vezzosi indagò sulla possibilità che il dipinto fosse opera di Cristofano dell'Altissimo, ma alla fine concluse che il pezzo fosse stato prodotto da Leonardo da Vinci nel periodo rinascimentale.
Numerose sono state le indagini sull'affermazione che il ritratto lucano sia opera di Leonardo da Vinci, tra cui una finanziata dal Comune di Vaglia Basilicata. Il dipinto continua ad essere attribuito a Leonardo da Vinci. I precedenti proprietari del Ritratto lucano ipotizzarono l'opera per raffigurare Galileo Galilai, il poliedrico italiano.
Tuttavia, alla scoperta del dipinto nel 2008, sono stati effettuati confronti tra il dipinto e un ritratto di Leonardo da Vinci nella Galleria degli Uffizi, portando a suggerire che l'opera fosse un autoritratto di Leonardo da Vinci. Dopo la sua analisi dell'opera, Alessandro Vezzosi è stato citato per aver dichiarato che "ho escluso la possibilità che si tratti di un autoritratto dipinto da Leonardo da Vinci". Il Ritratto Lucano è di proprietà e si trova presso il Museo delle Antiche Genti di Lucania nella regione meridionale italiana della Basilicata.