I suoi schizzi di un embrione nel grembo materno dimostrano il rigore e la curiosità di uno scienziato così come l'abilità di un artista. Da Vinci fece amicizia con il professore di anatomia, Marcantonio della Torre nel 1506 e prese parte a molte dissezioni di cadaveri umani, tra cui, intorno al 1510, il corpo di una donna incinta. Si pensa che da Vinci sia stata la prima persona a disegnare un embrione umano posizionato accuratamente nell'utero, insieme al sistema vascolare dell'utero, della cervice e della vagina.
All'epoca era opinione diffusa che l'utero fosse diviso in molte camere, da Vinci ne disegnò correttamente solo una. L'embrione viene mostrato raggomitolato nell'ormai familiare posizione fetale, con le gambe incrociate alle caviglie e il cordone ombelicale ben visibile. Il disegno, a gesso nero e sanguigna con inchiostro acquerellato e penna su carta, è contornato da appunti e studi minori, tra cui sezioni trasversali dettagliate delle pareti uterine.
Una seconda pagina include ulteriori disegni del feto da diverse angolazioni, uno studio dei genitali femminili esterni e una nota a "Chiedi alla moglie di Biagino Crivelli come alleva e schiude il cappone le uova delle galline quando viene spiumato" che dimostra un interesse scientifico nel processo biologico di riproduzione ben oltre il miglioramento della sua rappresentazione del corpo umano.
Ogni pagina è di circa 30 cm per 22 cm (12 pollici per 8,5 pollici) un po' più grande di una moderna pagina A4. L'uso attento di sezioni trasversali e viste multiple da parte di Da Vinci è stato paragonato ai disegni architettonici e gli ha permesso di registrare accuratamente i nervi e il sistema cardiovascolare degli organi riproduttivi femminili in un modo per lo più accurato e familiare agli occhi moderni.
Tuttavia da Vinci fece degli errori, disegnando cotiledoni, proiezioni carnose della placenta che ricordano i fiori. In precedenza aveva visto cotiledoni nelle dissezioni di mucche gravide, ma non sono presenti nella placenta umana. Tuttavia, i disegni anatomici di da Vinci sono le basi su cui è costruita la moderna illustrazione anatomica e rappresentavano un balzo in avanti rispetto alla comprensione generale dell'anatomia umana dell'epoca.
Da Vinci non ha mai pubblicato il suo lavoro anatomico e altri schizzi, sebbene ci siano alcune prove che intendesse farlo. Li lasciò al suo amico e allievo, Francesco Melzi, che organizzò gran parte della vasta collezione di disegni e appunti di da Vinci. Studio anatomico di feto nell'utero ora appartiene alla Royal Collection ed è ospitato nel Castello di Windsor nel Regno Unito.