Si dice che avesse lavorato a questo dipinto a Firenze nel 1507, su commissione di Florimonde Robertet, segretario del re Luigi XII di Francia. Si dice che questo dipinto sia stato consegnato alla corte francese nel 1507, quindi presumibilmente fu terminato anche in quell'anno.
La vergine Maria è mostrata seduta, con il bambino Gesù sdraiato in grembo sul suo grembo sul lato destro dove si tiene stretto all'avvolgifilo di sua madre, di cui viene creata una croce dai raggi superiori.
L'avvolgifilo, utilizzato per raccogliere i filati, veniva utilizzato nell'epoca in cui questo quadro veniva dipinto, dalle donne di casa per avvolgere il filo prima che potesse essere poi filato in lana per fare gli indumenti per la famiglia e le cose necessarie per la casa. è usata in questo contesto come simbolo della domesticità della Madonna, e la croce formata dalle razze superiori come simbolo della crocifissione di Cristo.
A prima vista sembrerebbe che il bambino stia usando l'avvolgifilo come un giocattolo, anche se alcune fonti affermano che Da Vinci lo abbia dipinto in questo modo per rappresentare l'accettazione del suo eventuale destino. Spetta agli ammiratori del suo lavoro decidere da soli quale versione sia corretta, se una delle due.
La Madonna è raffigurata come una giovane e graziosa donna che indossa un tessuto blu cobalto drappeggiato attorno al suo corpo, un colore che si vede spesso nei suoi dipinti di molti altri artisti dell'epoca. I suoi lunghi capelli cadono sulle sue spalle in riccioli e una delle sue braccia circonda delicatamente il corpo del figlio.
Lui, al contrario, è nudo, probabilmente per ritrarre la sua vulnerabilità, appare svestito in molti dipinti nel corso della storia, quindi non sorprende che Leonardo da Vinci lo abbia raffigurato in questo modo. Una catena di montagne appare drammaticamente sullo sfondo di questo dipinto e i sentieri di campagna che conducono ad esse si aggiungono alla sua bellezza.
Il paesaggio è ammirato da molti, non solo per la sua bellezza ma anche per l'attenzione che è stata mostrata ai suoi dettagli geologici. Esistono diverse versioni di questo dipinto e gli storici dell'arte nel corso degli anni hanno dedicato molto tempo a stabilire la provenienza di questo dipinto.
La versione di questo dipinto, ampiamente accettata come opera di Leonardo Da Vinci, ora risiede alla Scottish National Gallery di Edimburgo e può essere apprezzata dagli amanti dell'arte di tutto il mondo. Un dipinto che merita davvero di essere definito un capolavoro.